Alitalia, Sabelli: crisi rende difficile break even a fine anno

L’ad: dopo primi 9 mesi positivi, questo quarto trimestre sta risultando ‘pesante’

L'impatto della crisi dell'economia reale e forse anche una "reazione un po' emotiva delle incertezze finanziarie" rendono "più difficile cogliere il break-even (pareggio operativo) a fine anno anche se ci saremo molto vicini". Lo ha detto l'ad di Alitalia Rocco Sabelli a margine del governing board di Skyteam. "Vedremo se la discontinuità del nuovo governo – ha aggiunto Sabelli – apporterà una reazione positiva in termini di credibilità sui mercati".
A proposito della situazione di Alitalia, l'ad ha puntualizzato: "ci siamo portati in buona posizione con i nove mesi, ma adesso abbiamo questo quarto trimestre che è veramente pesante. Stiamo avendo – ha proseguito – da metà settembre, ma con accentuazioni a ottobre e per le prenotazioni di novembre e dicembre, un buon flusso di passeggeri (come volumi siamo abbastanza in linea con i trend), ma sfortunatamente a metà settembre si è fermata l'industria italiana: abbiamo una frenata veramente brusca delle prime 50 imprese", che ha portato a un calo "del 10% del traffico aereo su base annua, e la frenata si sta accentuando nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, con punte anche molto serie del -30% e -50%".
Sabelli si è quindi soffermato sul cambio al vertice di Air France. "Non cambia nulla dal punto di vista dei processi di integrazione industriale" ha detto, sottolineando che il presidente Jean-Cyril Spinetta, che ha preso la guida dopo le dimissioni di Pierre-Henri Gourgeon, "è stato, è e sarà il più convinto sostenitore dell'alleanza con Alitalia". "I nostri colloqui con AirFrance sono quotidiani, ma il cambio è stato un po' una sorpresa", ha concluso Sabelli.

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