Alitalia, si guarda ad Air One per unica compagnia

A maggio cala l’indebitamento. Dal cda si è dimesso Carlo Santini

Alitalia ed Air One insieme per dar vita ad una sola compagnia più snella, alleggerita dagli esuberi – i 4-5 mila di cui si è parlato potrebbero arrivare, secondo alcune ipotesi, anche fino a quota 7.000 – pronta per essere consegnata ad un partner straniero. Sarebbe questo l’obiettivo da raggiungere, secondo fonti vicine all’operazione, di chi sta lavorando al progetto di privatizzazione dell’ex compagnia di bandiera. Il management dell’Alitalia si riunirà già oggi per decidere quando incontrare le organizzazioni sindacali e professionali a cui riferire le informazioni acquisite dall’advisor Intesa SanPaolo. Il progetto di risanamento e rilancio di Alitalia prevedrebbe la costituzione di una nuova società al cui interno far confluire Alitalia con le aviolinee controllate (la regional Alitalia Express, la lowcost Volareweb e la charter Air Europe) e Air One con la controllata regional CityLiner. Alla newco dovrebbero partecipare i finanziatori (banche e imprenditori) iniettando fra 1,5 e 2 miliardi di euro e in parte lo Stato.
Intanto, migliora a maggio l’indebitamento netto di Alitalia. Il decremento di 237 milioni (-17,5%) rispetto al 30 aprile scorso ha portato la posizione finanziaria netta della compagnia da 1.358 milioni a 1.121 milioni di euro. Dalla compagnia si è dimesso invece il consigliere di amministrazione Carlo Santini, entrato nel board di Alitalia il 22 febbraio 2007 come amministratore indipendente e non esecutivo, su indicazione dell’azionista Tesoro, dopo che sabato scorso, l’assemblea degli azionisti aveva riportato a cinque i componenti del cda.
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