Alitalia, sindacati: no esuberi e Del Torchio chiude ad Air France

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"Indisponibili" ad altri esuberi in Alitalia. Così, dopo giorni di indiscrezioni sul rischio di possibili tagli al personale nella compagnia, i sindacati mettono nero su bianco in una lettera inviata all'amministratore delegato Gabriele Del Torchio il loro "no" e chiedono una convocazione urgente per individuare soluzioni che garantiscano la tenuta occupazionale della compagnia.
"Nessuna scorciatoia, nessun piano di esuberi", sottolineano i sindacati, inquadrando la vertenza nella più generale crisi del settore, che implica per la compagnia una "assunzione di responsabilità, anche sociale". Ribadito anche lo sciopero del 22 novembre di tutto il comparto.   
Oltre a dover rispondere ai sindacati, Del Torchio è alle prese anche con Air France-Klm. L'ad, insieme al presidente Roberto Colaninno, ha inviato a Parigi una lettera di risposta alla missiva in cui nei giorni scorsi i vertici di Air France-Klm dettavano alcuni paletti tra cui la creazione di un gruppo di lavoro congiunto sul Piano industriale. Nella lettera, secondo fonti giornalistiche, Alitalia boccia la proposta e avverte che la collaborazione tra le due dipende anche dall'esito dell'aumento di capitale, cui Air France dovrebbe contribuire con 75 milioni, ma la cui partecipazione è ancora in forse. In particolare, i due manager chiudono sia sulla creazione dei gruppi di lavoro, sia sulla volontà dei francesi di avviare una due diligence.
Un suggerimento a Del Torchio alle prese con il Piano industriale, arriva dall'ad della low cost Vueling, Alex Cruz, secondo il quale, per essere competitiva, Alitalia deve tagliare i costi perché "la chiave assoluta per sopravvivere è una struttura di costi molto bassi".

 

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