Sì a Wind Jet, no a Blue Panorama. La compagnia presieduta da Franco Pecci non ha infatti raggiunto con Alitalia entro la scadenza del 31 marzo scorso un'intesa vincolante sul progetto di integrazione. Il 25 gennaio scorso le due compagnie avevano siglato una pre-intesa sulla base della quale il cda di Alitalia aveva avviato il processo per conseguire un'integrazione con Blue Panorama Airlines, ma alla scadenza della negoziazione non è stata raggiunta un'intesa vincolante.
Blue Panorama ha anche riconosciuto di "aver ricevuto numerose sollecitazioni nei mesi scorsi per salvaguardare la pluralità delle compagnie che su vari collegamenti ha sinora garantito maggiore possibilità di scelta per l'utenza, aeroporti e clienti, sia per numero di voli sia per competitività nei prezzi".
Al contrario, proseguono le trattative di integrazione fra Alitalia e la low cost siciliana che così come Blue Panorama, il 25 gennaio scorso, aveva siglato una pre-intesa con Alitalia.
Secondo quanto scrive Il Messaggero, l'operazione di integrazione dovrebbe svolgersi in due fasi: all'inizio il patron Antonino Pulvirenti "dovrebbe scorporare il ramo d'azienda consistente in una ventina di aeromobili, compreso un centinaio di milioni di debiti. Il valore delle attività scorporate dovrebbe attestarsi sui 20-30 milioni, somma che Alitalia pagherebbe cash. Subito dopo dovrebbe avvenire l'incorporazione nella compagnia". Ovviamente previo esame dell'Antitrust, in particolare sui collegamenti tra Roma e la Sicilia.