Una nuova Alitalia in tempi brevi, forse già a maggio, e con una flotta più leggera. E’ questo l’obiettivo del Governo, che conferma il progetto di nazionalizzazione della compagnia, con la creazione di una newco pubblica che dovrà partire prima possibile e che non avrà solo 25-30 aerei, ma almeno 50 macchine, ma sarà comunque più piccola della compagnia attuale.
I progetti del Governo sono stati illustrati ai sindacati dai ministri dello sviluppo economico Stefano Patuanelli e delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli nel corso di una videconferenza. Patuanelli avrebbe spiegato ai sindacati che, proprio perché la newco deve partire nel minor tempo possibile, la flotta non dovrà essere troppo pesante il personale non può restare tutto. Di qui la preoccupazione dei rappresentanti dei lavoratori.
Per Cgil e Filt “non è condivisibile un progetto di una compagnia ridimensionata nei numeri della flotta”: e anzi “occorre un progetto industriale con una flotta che possa, a fine emergenza, competere con le altre grandi compagnie europee”. E’ sbagliato ridurre il perimetro anche per Cisl e Fit che vogliono un rilancia e fanno notare che “con gli ammortizzatori disponibili, possono essere tutelati tutti i lavoratori”. L’incontro è stato un “buon inizio” per Uil e Uiltrasporti, che apprezzano gli impegni assunti dai ministri per aiutare il settore, ma chiedono che “tutti i lavoratori nessuno escluso, passino nella newco”.
Intanto proprio i lavoratori della compagnia sono al centro della trattativa in corso tra azienda e sindacati per la proroga della cigs. Il prossimo appuntamento è l’incontro di domani, venerdì 10 aprile, al Ministero del lavoro per chiudere la trattativa. Sempre che non si vada ad un nuovo rinvio.