Alitalia, vertice si taglia stipendi: evitati licenziamenti

Al via 2.200 contratti di solidarietà. Piano industriale verrà presentato il 27 giugno

Si è chiusa in modo positivo la trattativa tra Alitalia e sindacati scongiurando oltre 500 licenziamenti con 2.200 contratti di solidarietà. Un'intesa che per l'ad Gabriele Del Torchio segna l'avvio di "una stagione di grande collaborazione". Ora il prossimo passo è il piano industriale che sarà presentato il 27 giugno.
L'accordo, che arriva dopo una settimana di incontri tra le parti, prevede la solidarietà per due anni con una riduzione di 5 giorni lavorativi al mese e circa 50-60 euro in meno in busta paga. I primi contratti per 1.800 dipendenti non operativi partiranno lunedì 10 giugno, mentre gli altri 400 (su un bacino di 600) vanno individuati entro un mese tra il personale operativo.   
"E' stato fatto un ottimo lavoro da parte di tutti: tutti abbiamo rinunciato a qualcosa nell'interesse collettivo", ha detto soddisfatto Del Torchio, che per dimostrare il senso di responsabilità dell'azienda ha portato al tavolo con i sindacati accordi già accettati e sottoscritti per il taglio del 20% del proprio stipendio e di quello di presidente, vicepresidenti e cda e del 10% dei dirigenti.   
Nel corso della trattativa è stata anche condivisa una linea di soluzione della vicenda Nas – la società addetta alle pulizie di bordo che dal 1 giugno è stata messa in liquidazione – per la salvaguardia degli addetti.  
Soddisfatti i sindacati: "Abbiamo sottoscritto un accordo che tutela l'occupazione, scongiurando espulsioni strutturali dal ciclo produttivo e mantenendo integro il perimetro aziendale. Si apre ora una nuova fase progettuale che deve però essere accompagnata da una iniziativa di governo per il riordino dell'intera industria del trasporto aereo".

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