Alitalia rimarrà vettore nazionale: la promessa di Toninelli che non dispiace ai sindacati

“Penso che tra il mese di settembre e ottobre ci saranno importanti novità”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, parlando del dossier Alitalia a Sky Tg 24. “Non posso parlare più di tanto, siamo impegnati su tavoli importanti, che stanno facendo passi avanti. Alitalia – ha comunque ribadito Toninelli – rimarrà un vettore nazionale che farà viaggiare le persone in Italia e all’estero nell’interesse nazionale. E’ molto strategica”. Inoltre il ministro si è detto “convinto che avendo un piano industriale serio non di speculazione, ma di innovazione e rilancio, penso ce la faremo”.

“Non siamo pregiudizialmente contrari alla proposta del Governo su Alitalia: quello che conta per noi è che il controllo della compagnia aerea resti in Italia e che il gruppo non sia smembrato”, ha commentato Antonio Piras, segretario generale della Fit-Cisl.

“La prima cosa da mettere in campo è senza dubbio l’elaborazione di un piano industriale, a lungo termine di almeno 10 anni, che includa lo sviluppo del lungo raggio e del cargo, spesso dimenticato”, ha aggiunto Fabrizio Cuscito, coordinatore nazionale del Trasporto Aereo della Filt Cgil aggiungendo che “deve essere un piano che sia in grado di sostenere l’investimento iniziale che senza dubbio andrà fatto”.

Dal canto suo, il segretario generale di Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, ha fatto sapere che garantirà “il pieno sostegno ad un progetto industriale serio di consolidamento e sviluppo di Alitalia, che parta da investimenti sulla flotta, da politiche commerciali efficienti e senza discontinuità rispetto a quanto stanno facendo i Commissari per eliminare quei sovra costi che hanno condotto allo stato di insolvenza”. “Ma per la salute di Alitalia e del trasporto aereo in generale – ha avvertito – occorre anche che le condizioni per competere sul mercato non siano distorte. È quindi necessario un intervento deciso e mirato del Governo per l’applicazione senza eccezioni delle regole del nostro Stato da parte di ogni compagnia aerea che opera in Italia, a cominciare da quelle low cost come Ryanair”.

 

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