Supera i 70 milioni di euro il "buco" di Alpi Eagles, la compagnia di volo di cui era stato chiesto il fallimento lo scorso anno e che è stata ammessa all’amministrazione straordinaria. All’udienza di ieri in Tribunale a Venezia, davanti al giudice fallimentare Luca Marini, erano decine gli avvocati che hanno atteso pazientemente per presentare le posizioni creditorie di propri assistiti. L’udienza è durata l’intera mattinata ed è stata rinviata ad altre due date (27 ottobre e 28 novembre) per raccogliere la documentazione ed ammettere o meno le richieste di risarcimento. Alpi Eagles, i cui aerei non volano da circa nove mesi, ha un capitale stimato dal commissario Gianluca Vidal di poco più di 8 milioni e ne servono almeno 16 per tornare in pista e quindi sul mercato. Se il commissario non riuscirà a trovare dei compratori o banche che finanzino la ripresa di attività della compagnia scatterà il fallimento, ad oggi superato grazie alla Legge Prodi-bis che congela i fallimenti qualora vi sia la possibilità che si faccia avanti un compratore.