Pronto il bando di vendita di Alitalia: si attende ok da Calenda e Delrio

È atteso per stasera il via libera dei ministri dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, Carlo Calenda e Graziano Delrio al bando per la vendita di Alitalia. Anche il segretario del Pd Matteo Renzi, che si è sentito con il premier e i due ministri, ritiene possibile la ricerca di nuovi partner e addebita le difficoltà della compagnia ”ai costi eccessivi e agli errori dei management”.

I tempi fissati dal bando sono strettissimi con le manifestazioni di interesse da presentarsi entro i primi 15 giorni di giugno, le offerte non vincolanti entro la fine di luglio e le offerte vincolanti entro ottobre. Nel frattempo dovrebbe aprirsi il confronto con i sindacati sul contratto di lavoro, in scadenza a fine maggio. L’azienda ha già fatto sapere che l’accordo va modificato e che si punta a trovare una soluzione condivisa con le organizzazioni dei lavoratori ma anche che in assenza di un’intesa l’azienda si vedrà costretta a trovare una soluzione unilaterale.

Va inoltre risolto anche il nodo della solidarietà e il passaggio ad altri ammortizzatori sociali. Al momento sono in solidarietà “difensiva” circa 400 dipendenti tra il personale navigante ma la legge prevede che l’azienda in amministrazione straordinaria debba fare una nuova istanza per nuovi ammortizzatori. Al momento – spiegano dal ministero del Lavoro – non è arrivata nessuna richiesta e resta in piedi solo quella per la cassa integrazione presentata da Alitalia sulla base del verbale poi bocciato dai lavoratori. Non ci sono comunque termini di decadenza rigidi e quindi ci sono i tempi per avviare una nuova procedura da parte dell’azienda in amministrazione straordinaria. Non è ancora chiaro se i Commissari decideranno di chiedere solo il rinnovo degli ammortizzatori per le persone che sono al momento in solidarietà o se apriranno la procedura di cassa per un numero di lavoratori più alto come paventato da alcuni sindacati (e se coinvolgerà anche il personale di terra).

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