British Airways dovrà rimborsare direttamente i 75 mila passeggeri rimasti intrappolati nell’avaria della sua rete informatica una settimana fa. Lo scrive il Times ricordando che prima la compagnia di bandiera britannica aveva invitato i passeggeri a chiedere il rimborso presentando una domanda alla loro assicurazione. Poi, dopo le polemiche delle associazioni dei consumatori, la decisione di elargire una somma fino a 525 sterline (circa 600 euro) come previsto dai regolamenti europei. Non solo, la storica compagnia si è impegnata a pagare per le notti che i passeggeri hanno dovuto trascorrere in hotel, pasti inclusi. In totale, oltre all’enorme danno di immagine, l’incidente potrebbe costare alla British fino a 100 milioni di dollari.
Intanto, mentre arriva l’annuncio di uno sciopero di 4 giorni del personale di volo a partire dal 16 giugno, circola la notizia, prontamente smentita da British Airways, che a causare il collasso del sistema informatico sia stato un “errore umano”. Ovvero, un impiegato distratto avrebbe staccato la spina e mandato in tilt il traffico aereo di mezzo mondo.