Potrebbe avere nuovi proprietari in pochi mesi Virgin Australia entrata in amministrazione volontaria dopo che il governo di Canberra ha escluso un piano di salvataggio. A riferirlo il quotidiano The Australian, secondo il quale oltre dieci potenziali aspiranti si preparano a compiere un attento esame delle condizioni della compagnia. Il board degli azionisti internazionali di Virgin Australia ha nominato come amministratori 4 alti funzionari dello studio contabile internazionale Deloitte, assicurando che l’aerolinea continuerà a operare la sua rete minima di voli nazionali e internazionali.
Rimasta quasi del tutto a terra dal 25 marzo a causa del coronavirus, la compagnia ha visto il flusso di cassa crollare a causa delle severe restrizioni ai viaggi ed è oberata da un debito di miliardi di dollari. Ha già ridotto l’80% della forza lavoro diretta e ha annunciato mille licenziamenti nelle ultime settimane. L’AD di Virgin, Paul Scurrah, ha detto che la difficile decisione ha fatto seguito a nove rifiuti del governo federale ad altrettante richieste di assistenza finanziaria.
“Il Governo ha messo in chiaro le sue intenzioni e noi faremo il possibile per uscire da questa situazione con nuovi importanti proprietari che ci potranno capitalizzare quanto sarà necessario”, ha aggiunto. Il futuro della compagnia sarà deciso entro due o tre mesi, assicura l’amministratore Vaughan Strawbridge di Deloitte, aggiungendo che vi è già stata una risposta straordinaria da oltre dieci potenziali compratori internazionali. Il ministro del Tesoro Josh Frydenberg riconosce che la compagnia ha svolto un ruolo molto importante, ma “il Governo non intende venire in soccorso di cinque grandi azionisti stranieri che insieme possiedono il 90% di questa linea aerea”.
L’aspettativa del governo sembra essere che una volta estinta la proprietà straniera, Virgin Australia possa emergere dall’amministrazione volontaria come vettore domestico ridimensionata e low cost per quando i cieli si apriranno ancora post-pandemia.