Sia gli azionisti di British Airways che quelli di Iberia, in due diverse riunioni che si sono tenute in mattinata rispettivamente a Londra e Madrid, hanno approvato la fusione tra le due compagnie. La fusione, firmata l'8 aprile scorso, ha già ricevuto a metà luglio il via libera dell'Antitrust Ue. La nuova compagnia, che sarà effettiva da gennaio, dopo la pubblicazione di tutti i documenti legali, si chiamerà International Consolidated Airlines Group e avrà sede legale a Londra. Ma British e Iberia continueranno a volare ognuna con i propri marchi.
La fusione avverrà attraverso uno scambio di azioni: gli azionisti inglesi avranno il 55% del pacchetto, e gli spagnoli il 45%. Il nuovo gigante dei cieli, con un valore di mercato di circa 8 miliardi di dollari, un giro d'affari da 20,2 miliardi e una flotta di 408 aerei che voleranno in 200 aeroporti in tutto il mondo, sarà la terza compagnia europea per giro d'affari dopo Lufthansa e Air France-Klm e la seconda per capitalizzazione di borsa dopo Lufthansa.
Intanto è stata già compilata una lista – ancora segreta – di 12 compagnie che il nuovo gruppo potrebbe essere interessato ad acquistare nel quadro di un piano destinato a "creare il più grande gruppo aereo mondiale". Da ottobre British e Iberia hanno già lanciato un'alleanza con American Airlines su tutti i loro voli transatlantici, che prevede una gestione comune di orari, tariffe e capacità su 400 destinazioni.