Delta esce dalla bancarotta: ristrutturazione riuscita

Secondo Grinstein, “alla base c’è l’espansione internazionale”

Delta Air Lines si lascia alle spalle la bancarotta e, dopo 19 mesi di sforbiciate alle spese e di riordino delle attività, torna alla gestione ordinaria con il bilancio risanato. Il vettore Usa spiega che il piano di riassetto ha prodotto i risultati attesi con risparmi annui per 3 miliardi di dollari, grazie al taglio del costo del lavoro e al nuovo modello di business. Sono ritornati i profitti operativi negli ultimi quattro trimestri (155 milioni nei primi tre mesi dell’anno) con la stima di raggiungere utili per 816 milioni nel 2007 (fino a 1,9 miliardi entro il 2010), mentre il debito è stato abbattuto del 50%, passando dai 16,9 miliardi di giugno 2005 agli attuali 7,6 miliardi di fine marzo 2007. La compagnia “ha risanato i conti, potenziato i servizi ai clienti, ampliato i voli internazionali e messo in piedi misure che saranno alla base della sua crescita futura”, commenta Gerald Grinstein, numero uno del gruppo, che in estate, secondo le attese, cederà il testimone. E con l’accordo ‘Cieli aperti’, la compagnia punta a nuove occasioni di crescita visto che punta alla conquista di 3-6 slot per Heathrow. Delta può contare su finanziamenti per 2,5 miliardi, tutti al servizio del pagamento di crediti vantati da GE Capital e American Express, oltre che per altri oneri legati all’uscita dal Chapter 11, la bancarotta protetta, accordata dalla corte fallimentare di Manhattan il 25 aprile scorso dopo che il 95% dell’assemblea dei creditori ha approvato il piano di rassetto. Da domani i titoli Delta (simbolo Dal) ricompariranno sul listino principale del Nyse.

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