Due albe, aerobica e vino a colazione: tutto sul volo no-stop di 19 ore Londra-Sidney

Godersi due albe in meno di 24 ore non è per tutti. Questo privilegio è toccato ai passeggeri del primo volo non-stop da Londra a Sydney, attraverso tre continenti: un’avventura, con vino servito a colazione e un coach per fare ginnastica.

‘Project Sunrise’ è appunto il nome che la Qantas ha scelto per questo test. La compagnia australiana, dopo aver sperimentato il primo non-stop da New York a Sidney, ha fatto il bis partendo dalla capitale britannica. Un suo Boeing 787-9 è decollato da Heathrow giovedì alle 6 del mattino ed ha sorvolato Germania, Russia, Polonia, Bielorussia, Kazakistan e Cina, prima di dirigersi a sud attraverso Filippine e Indonesia, e infine toccare terra a Sydney, all’ora di pranzo dell’indomani (la mattina in Italia), con 45 minuti di ritardo: distanza percorsa, 17.800 chilometri, per un totale di 19 ore e 19 minuti, 3 minuti in più rispetto al volo da New York.

Nonostante una capacità di 256 passeggeri, l’aereo ha trasportato solo circa 50 persone tra scienziati, ricercatori, piloti e dipendenti della Qantas. Attraversare così tanti fusi orari non è una passeggiata, così sono stati utilizzati alcuni accorgimenti, come ad esempio spegnere le luci poche ore dopo il decollo, per simulare la notte a Sydney sebbene fosse ancora giorno in Europa. Ed è stato imbarcato un fisiologo, che ha guidato i passeggeri in una serie di esercizi aerobici, tra  stretching, squat e passeggiate in cabina.

Anche per lo stomaco l’esperienza è stata quantomeno insolita. Un passeggero ha raccontato che sono stati serviti panini con bistecca, zuppa e vino invece della normale colazione di brioche e caffè, sempre perché l’orario a bordo era quello australiano. Ma la fatica è stata ripagata con qualcosa di unico: “Abbiamo visto sorgere il sole due volte”, ha raccontato il direttore generale di Qantas Alan Joyce dopo essere sceso dall’aereo.

Il Londra-Sydney era appunto un test: quindi tutti hanno indossato per l’intero volo congegni tecnologici per monitorare il sonno e il consumo di cibi e bevande e per verificare l’effetto sullo stato di salute di fattori come l’illuminazione, il movimento e l’intrattenimento. Sono stati anche registrati i livelli di melatonina che determina il jet lag, prima, durante e dopo il volo, monitorate le onde cerebrali e misurate la lucidità mentale dei piloti prima, durante e dopo il volo, al fine di elaborare i modelli di riposo più efficaci.

Il capitano Helen Trenerry, che ha pilotato il Boeing, ha detto che sarebbe felice di volare non stop da Sydney a Londra e New York, ma ha auspicato regolamenti che limitino questo tipo di viaggi ad uno al mese, perché saranno “molto, molto lunghi e faticosi a lungo termine”. In ogni caso, ha spiegato, tutti i dati raccolti in volo consentiranno di stabilire se l’equipaggio, in questo caso composto da un capitano, un primo ufficiale e due secondi ufficiali, sia sufficiente.

Tutto il materiale raccolto sarà analizzato dalla Qantas con l’obiettivo di chiedere alle autorità australiane il permesso di introdurre le tratte da Sydney a Londra e New York entro il 2022. Il primo test sulla rotta Usa-Australia era stato condotto il 20 ottobre. La compagnia prevede di effettuare un terzo ed ultimo esperimento di questo tipo.

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