Dopo l’annuncio che Ryanair cancellerà solo in Italia 702 voli, Enac ha convocato urgentemente i vertici della low cost per spiegare le criticità che si sono create e per definire misure che consentano di ridurre al massimo i disagi: l’incontro si terrà domani, giovedì 21, ma già è iniziato uno stretto monitoraggio delle attività della compagnia irlandese. Ryanair ha fatto sapere che le cancellazioni sono state necessarie per un problema di ferie mal organizzate e che tutto si aggiusterà a novembre.
Ma la voce sempre più insistente è che il vero problema sia la fuga continua di piloti e assistenti di volo verso compagnie, anche low cost, che offrono contratti e condizioni di lavoro meno massacranti. La Filt Cgil chiede al ministero dei Trasporti e all’Enac in una lettera una “efficace ed immediata verifica” delle “reali cause che stanno portando alla cancellazione” dei voli. “Risulta poco credibile che Ryanair si accorga d’improvviso che debba porre, senza alcun ritardo, in ferie parte del proprio personale. La stessa dizione di ferie ci appare surreale” afferma il sindacato.
Dura la presa di posizione del ministro dei trasporti Graziano Delrio: “Non si fanno sconti a nessuno. Il passeggero è un cittadino che ha i suoi diritti, tutelati dalla legge. E quindi se Ryanair li ha violati, ne pagherà le conseguenze” ha detto.
Per arginare un disastro che potrebbe pesare sui conti fino a 35 milioni in rimborsi, Ryanair – secondo la stampa irlandese – avrebbe appena offerto un bonus da 12.000 euro ai piloti e un bonus da 6.000 euro al personale navigante se rinunciano a parte delle ferie.
E mentre le organizzazioni dei consumatori scaldano i motori per eventuali class action i sindacati avvertono: attenzione ad Alitalia. Ryanair è infatti uno dei più agguerriti competitor nella corsa per l’acquisizione dell’ex compagnia di bandiera andata in fallimento. “Quel che sta causando Ryanair deve essere un monito anche per i Commissari Straordinari di Alitalia e per il Governo, quando dovranno essere valutate le offerte di acquisto” dice il segretario generale di Uiltrasporti Claudio Tarlazzi. “Alitalia – dice – ha bisogno di investitori seri che sviluppino l’azienda nel rispetto del lavoro e dei passeggeri che servono”.