Etihad cerca personale italiano: ma per lavorare negli Emirati Arabi

Etihad, il nuovo azionista principale di Alitalia, cerca personale di bordo in Italia. Le selezioni della compagnia di Abu Dhabi sono iniziate ieri, domenica 5 ottobre, da Bari. E sono state praticamente blindate. “Ci è stato vietato di rilasciare dichiarazioni”, spiega il personale Etihad: “Se parliamo rischiamo di perdere il lavoro”. Insistendo è possibile avere solo qualche precisazione, come il fatto che “le selezioni non hanno nulla a che fare con la compagnia di bandiera italiana e chi le supera lavorerà negli Emirati Arabi”. Mentre sui numeri che Etihad intende arruolare, lo staff non ha dubbi: “Quante più persone possibile”.

I test, spiegano i candidati nelle pause da cinque minuti tra una prova e l’altra, mirano soprattutto a “capire la bontà del nostro inglese e le nostre capacità relazionali”. Chi supererà tutte le prove, che si chiudono con un colloquio faccia a faccia con lo staff Etihad, riceverà una mail di conferma, entro una settimana, per poi volare ad Abu Dhabi e immergersi in un corso di due mesi, in cui vitto e alloggio sono a carico dell’azienda.  

Gli incontri proseguono oggi, lunedì 6 ottobre, a Milano; mercoledì 8 ottobre a Catania; giovedì 9 ottobre a Firenze; domenica 12 ottobre a Bologna; e mercoledì 15 ottobre Venezia. Gli aspiranti steward e hostess potranno registrarsi direttamente all’evento tra le 8 e le 9 del mattino, dovranno essere muniti di un curriculum vitae accompagnato da tre foto, due formato passaporto e una a figura intera. Condizione indispensabile è l’aver compiuto i 21 anni di età. A coloro che durante la registrazione soddisferanno i requisiti richiesti, potrà essere chiesto di rimanere tutta la giornata per poi essere invitati il giorno successivo per un colloquio.

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