Continua il periodo nero per le compagnie aeree giapponesi. La All Nippon Airways (Ana) è in procinto di annunciare un taglio della forza lavoro di circa il 20% nei prossimi 5 anni per far fronte alla crisi del trasporto aereo provocata dalla pandemia del coronavirus. La riduzione interesserà quasi 8.000 persone tra gli attuali 38mila dipendenti della prima aerolinea giapponese da qui al marzo 2026. La decisione fa parte del piano di ristrutturazione quinquennale già reso noto volto a ridurre i costi operativi di 100 miliardi di yen, l’equivalente di 790 milioni di euro, dopo aver formulato previsioni per una perdita di 510 miliardi di yen (poco più di 4 miliardi di euro) per l’anno fiscale in corso. Con la crisi del comparto aereo ancora lontana da essere risolta, e senza alcuna soluzione di breve termine all’orizzonte, la compagnia aerea ha già deciso di ridurre la sua flotta di B-777 per le rotte a lungo raggio, e ha comunicato il taglio di un quarto delle assunzioni di nuovo personale a partire da questo anno, oltre ad accelerare il piano di prepensionamenti.
Dal canto suo, Japan Airlines (Jal) ha deciso di rimborsare ai suoi passeggeri i costi della quarantena e delle cure mediche nel caso dovessero contrarre il Covid durante il viaggio all’estero, qualora avranno acquistato i biglietti entro il 30 giugno 2021, e solo nel caso in cui siano risultati positivi fuori dai confini nazionali ed entro 31 giorni dalla data di partenza del primo volo. Il servizio dal nome “JAL Covid-19 Cover,” è frutto di una partnership con il gruppo assicurativo tedesco Allianz, e prevede un rimborso fino a 150mila euro per le spese mediche, e fino a 100 euro al giorno per l’alloggio durante il periodo di quarantena, per una durata massima di 14 giorni. Al momento, il servizio riguarderà solo i viaggi d’affari, ma non si esclude possa essere allargato ai turisti non appena ci sarà un alleggerimento delle restrizioni. La controllata low cost Zipair fornirà lo stesso servizio per i voli tra Tokyo e Honolulu, nelle isole Hawaii, fino al 31 marzo. Prestazioni simili sono già offerte da Emirates e Virgin Atlantic.