Peggiorano le previsioni sul rosso della Japan Airlines (Jal), nel mezzo delle turbolenze sul trasporto aereo a causa dell’espansione della pandemia del Covid su scala globale. Per l’intero anno fiscale la seconda compagnia di bandiera giapponese stima una perdita di 300 miliardi di yen (l’equivalente di 2,35 miliardi di euro), oltre i 240 e i 270 miliardi previsti lo scorso ottobre. Sebbene il traffico domestico in Giappone abbia registrato una timida ripresa negli ultimi mesi, il recente aumento dei casi di coronavirus sul territorio nazionale ha impattato sulle vendite dei biglietti; una dinamica che è destinata a continuare. La perdita annuale sarebbe il primo rosso da quando l’aerolinea è tornata a quotarsi in Borsa, nel 2012, dopo la bancarotta di due anni prima, e la maggiore della sua storia.
Il numero dei passeggeri sulle rotte internazionali è calato del 96,6% negli ultimi 9 mesi, ha reso noto Jal, a fronte delle restrizioni attuate dai governi a livello globale per contenere la diffusione del virus. Sul fronte interno il calo, pari al 66,7%, si è accentuato dopo la sospensione della campagna di incentivi del governo, inizialmente introdotta dal governo per rivitalizzare il turismo domestico. La scorsa settimana la concorrente All Nippon Airways (Ana) ha annunciato una perdita record da 362 miliardi di yen e un fatturato in calo del 66,7% nei 9 mesi da aprile a dicembre, e ha confermato le stime di una perdita di 510 miliardi di yen per l’anno fiscale in corso.