Hogan: avevo detto no ad Alitalia invece è stato ottimo investimento

“Quando mi avevano parlato di Alitalia ho subito detto no”, ha detto oggi il ceo di Etihad, James Hogan, parlando al Meeting di Rimini dell’investimento in Alitalia. Oggi invece Hogan l’ha ammesso: “Dodici mesi dopo posso dire che è stato un ottimo investimento, abbiamo vinto delle sfide e ancora molte sfide sono da affrontare, ma abbiamo imboccato la strada giusta, è stato un ottimo inizio”.

“Quando per la prima volta mi hanno parlato di Alitalia ho subito detto no, perché vedevo un business che aveva affrontato fasi difficili per troppi anni, e quando si vuole investire in un progetto si vuole investire in un progetto che risulti vincente”, ricorda Hogan.

“Quando il governo ci ha proposto di vagliare un progetto la risposta è stata no. Poi il governo ci ha chiesto fare una due diligence, ci ha detto: vedrete che forse c’è una possibilità di successo”; anche perché il mercato per Alitalia “sia interno che europeo è molto forte, anche per i voli per gli Stati Uniti. Gli italiani viaggiano molto, il flusso di rotte è molto interessante”.   

Ma i dubbi erano tanti: “Le interferenze politiche ci sembravano un ostacolo al pieno sviluppo”. Etihad ha quindi “posto condizioni molto precise: il passato doveva essere passato – ha raccontato Hogan – volevamo che tutto fosse chiaro sul coinvolgimento di Unicredit e Intesa, e sul ruolo dei sindacati. Poi, “gli azionisti hanno compiuto dei sacrifici, i sindacati hanno capito l’importanza di cambiare, in 12 mesi ci sono stati cambiamenti straordinari”. Oggi, anche tramite scali a Abu Dhabi, si pensa a “interconnessioni anche con l’India, ed alla copertura della Cina con città importanti. Dodici mesi dopo – ha concluso – posso dire che è stato un ottimo investimento”.

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