“Abbiamo puntato sull’innovazione in ogni ambito della nostra azienda. Abbiamo avviato un progetto sull’intelligenza artificiale e in questo sfruttiamo la cooperazione con esterni competenti che possano aiutarci nello studio delle stesse progettualità. Abbiamo anche puntato molto sui giovani con esperienze specifiche e allo stesso tempo diverse, ed è questo il nostro punto caratterizzante e di forza. Il nostro mantra è quello di cambiare sempre e sperimentare il nuovo, guardando costantemente avanti e mai indietro”. E’ quanto ha detto Igina Pierotti, responsabile information technology di Ita Airways, in occasione del Festival nazionale dell’Economia Civile, a Firenze. Pierotti ha partecipato al panel dedicato alla trasformazione digitale e all’impatto dell’Intelligenza artificiale in cui i relatori hanno approfondito le prospettive per lo sviluppo di una governance partecipata.
Per Gaetano Mancini, vice presidente nazionale e presidente Confcooperative Sicilia, “le sfide dell’intelligenza artificiale le conosciamo. C’è un’esigenza di scoprire le nuove opportunità che queste tecnologie possono determinare. Nel farlo dobbiamo stare attenti alla formazione, oggi molto importante perché non possiamo pensare di accontentarci ad una sua visione statica come sempre fatto, ma dobbiamo immaginarne una versione più dinamica. Forse dobbiamo anche ripensare il nostro sistema della formazione. Altra domanda da porsi è cosa si può fare per aiutare le Pmi a valorizzare l’Ai e come usarla per far crescere partecipazione e democrazia”.
Giulia Sudano, presidente e fondatrice di Period Think Tank, ha evidenziato che “la tecnologia è un mezzo, e l’Ai non è altro che una tecnologia molto potente che agisce in maniera esponenziale rispetto alle informazioni che le persone le danno. Quindi in primis bisognerebbe ragionare su una società senza disuguaglianze, altrimenti la tecnologia ci darà necessariamente un risultato fondato sulla disuguaglianza”.