La nuova Ita spiccherà il volo il prossimo 15 ottobre con una flotta dimezzata di 52 aerei e con soli 2.800 dipendenti rispetto agli attuali 11mila. Ma, subito dopo, punterà a crescere e a riguadagnare posizioni, tanto che già il prossimo anno conta di assorbire 5.750 dipendenti della vecchia compagnia. Dopo una lunga trattativa sul dossier Alitalia, è arrivato l’accordo con l’Ue per l’avvio della nuova compagnia. E in contemporanea il nuovo consiglio di amministrazione approva il piano industriale. Protestano invece i sindacati che definiscono “inaccettabile” l’impostazione della nuova compagnia.
Ita focalizzerà la propria attività sull’hub di Fiumicino e sull’aeroporto di Milano Linate. La compagnia servirà da subito 45 destinazioni con 61 rotte che saliranno a 74 destinazioni e 89 rotte nel 2025. Sulla rete di lungo raggio, nella stagione IATA Winter 2021 ITA opererà collegamenti su New York (da Roma e Milano), Tokyo Haneda, Boston e Miami (tutte e tre da Roma), ma già con la stagione IATA Summer 2022 la compagnia prevede di avviare nuovi voli su San Paolo, Buenos Aires, Washington e Los Angeles. Sulla rete di breve e medio raggio ITA prevede di operare alla partenza collegamenti da Fiumicino e da Linate con le principali destinazioni europee (tra cui Parigi, Londra, Amsterdam, Bruxelles, Francoforte, Ginevra, con previsione di incrementare ulteriormente il numero di destinazioni e frequenze già con la stagione IATA Summer 2022). Si aggiungono poi numerose altre rotte internazionali servite da Roma (tra le quali, per esempio, quelle per Madrid, Atene Tel Aviv, Cairo, Tunisi e Algeri). Sul network domestico ITA, si legge nella nota di annuncio del piano, garantirà un’ampia copertura degli scali nazionali, servendo 21 aeroporti nel Paese con un operativo dei voli stabile e un numero di frequenze e orari che rispondano al meglio alle esigenze della clientela business e leisure.
Dopo l’approvazione del Piano i soci potranno deliberare su un aumento di capitale da 700 milioni di euro. Servirà come dotazione finanziaria indispensabile per l’acquisizione degli asset. Già perché Ita potrà acquisire tramite negoziazione diretta con Alitalia gli asset del settore volo (“Aviation”), mentre il brand Alitalia sarà ceduto attraverso una gara pubblica, bandita e gestita da Alitalia, alla quale ITA parteciperà “in quanto ritiene il brand elemento imprescindibile”. Lo stesso vale per le attività di “Ground Handling” e la “Manutenzione”.
La nuova compagnia partirà leggera ma sia la flotta che il personale cresceranno. Potrà contare – prevede il Piano approvato dal Cda – 78 aerei nel 2022 e 105 a fine 2025, 81 dei quali di nuova generazione (il 77% della flotta). Anche il personale è destinato ad aumentare: si parte con un numero di dipendenti per gestire l’Aviation pari a 2.750-2.950, che salirà a fine piano (2025) a 5.550-5.700 persone. Il Piano nella parte economica prevede un fatturato che nel 2025 raggiungerà 3.329 milioni di euro e un pareggio operativo da realizzarsi entro il 3° trimestre del 2023.