Ita-Lufthansa: nozze sì, nozze no. Mentre l’Europa è chiamata alle urne, le speranze sempre più flebili sull’asse Roma-Francoforte sono tutte appese alle nuove garanzie che la compagnia di Carsten Spohr ha messo sul tavolo per superare l’ultimo ostacolo sulla tutela della concorrenza nei lunghi collegamenti da Fiumicino verso il Nord America. Il tempo per decidere stringe: Bruxelles intende adottare il suo orientamento dopo le Europee per riuscire a ufficializzare il verdetto entro la scadenza prevista del 4 luglio
Appianate le divergenze con Bruxelles sugli slot a Milano-Linate e sull’apertura alle rivali – Easyjet, Volotea e Wizz Air – delle rotte europee, la partita si gioca tutta nei cieli che dividono l’Italia dal Nord America. Il colosso dei cieli tedesco tiene il punto sulla sua proposta – avanzata a inizio maggio e considerata una linea rossa dall’ad Spohr – di congelare per due anni l’ingresso di Ita nella sua joint venture transoceanica formata con United e Canada Airlines. In un ultimo tentativo di mediazione, Francoforte offre garanzie più ampie per aprire le rotte alle concorrenti ed evitare l’aumento dei prezzi a danno dei cittadini tanto temuto dall’antitrust Ue. La richiesta della squadra negoziale comunitaria però si ripete da settimane netta: la soluzione finale deve essere “credibile” e “sufficientemente solida” affinché le due compagnie non intacchino l’equilibrio della concorrenza. Per questo viene chiesto a Lufthansa di mantenere temporaneamente separate le operazioni con l’alleata United per i voli che dallo scalo romano partono con destinazione Chicago, Washington, San Francisco e Toronto.
La posizione di Bruxelles – messa sotto pressione sul fronte opposto anche dalle agguerrite rivali Air France e Ryanair – è ferma: senza tutele per concorrenza e cittadini l’agognato placet non potrà arrivare.