Gli effetti della pandemia continuano a pesare sui risultati di Lufthansa, che ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con una perdita operativa, a livello di ebit rettificato, di 1,26 miliardi di euro, a fronte di un utile operativo di 1,3 miliardi nello stesso periodo dello scorso anno. Il ‘rosso’ dei primi nove mesi, si legge nella nota sui risultati preliminari del gruppo, sale così a 4,16 miliardi di euro, contro profitti operativi per 1,71 miliardi nel 2019.
“La crisi del coronavirus continua ad avere un impatto considerevole sull’andamento dei profitti di Lufthansa” anche se “grazie all’espansione della programmazione dei voli nel mesi di luglio e agosto e alla considerevole riduzione dei costi, le perdite si sono ridotte rispetto al secondo trimestre”. Il gruppo, assicura Lufthana, è “in posizione per affrontare ulteriori costi dalla pandemia di coronavirus”. L’attesa è di una domanda che resterà “bassa nei prossimi mesi invernali a causa dell’evoluzione globale della pandemia associata alle restrizioni di viaggio”.
Il vettore tedesco, che continua a lavora a misure di ristrutturazione, si attende di offrire “al massimo il 25% della capacità dello scorso anno” allo scopo di garantirsi una generazione di cassa positiva. A fine settembre Lufthansa disponeva di 10,1 miliardi di liquidità, incluse linee di credito non ‘tirate’ nell’ambito del pacchetto di aiuti di 9 miliardi di euro messo a disposizione da Germania, Austria, Svizzera, Austria e Belgio.