Governo unito su dossier Alitalia. Dal premier Conte ai vicepremier Di Maio e Salvini, tutti concordi nel trovare una soluzione nel breve tempo per garantire un futuro certo all’ex compagnia di bandiera. “Su Alitalia – ha detto il premier Giuseppe Conte – a breve vogliamo chiudere il dossier. Il vicepremier Luigi Di Maio e il ministro dell’economia Tria ci stanno lavorando, è un dossier molto complesso. Faremo un tavolo a Palazzo Chigi, io voglio rilanciare la compagnia di bandiera con un piano industriale, stiamo lavorando a quello”.
“Spero che per la fine di aprile ci sia una decisione importante”, ha aggiunto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, a Radio anch’io, sottolineando che quello dell’ex compagnia di bandiera “è un dossier complicato”. Il ministro ha spiegato che l’obiettivo non è solo salvarla ma è “rilanciare Alitalia”. E “ciò significa che non vogliamo trovarci ogni tre-cinque anni a dover inserire soldi pubblici per sanare per qualche anno la situazione e poi ritrovarci punto e a capo”.
“Aspetto i fatti ma Di Maio sta facendo bene, gli faccio i complimenti”, ha detto dal canto suo Matteo Salvini sullo stato dell’arte di Alitalia.
“Atlantia non è mai entrata nel dossier Alitalia, ora immagini ci siano interlocuzioni con i commissari e Trenitalia. Ci sono varie ipotesi che circolano, teniamo duro perché possono arrivare buone notizie nei prossimi giorni”, ha invece spiegato Di Maio sull’ipotesi che Atlantia non sia più in cordata per Alitalia. La situazione di Alitalia “in questo momento è delicata, c’è una due diligence in corso con delle regole interne da rispettare secondo le quali certe informazioni non si possono dare”, ha invece detto il sottosegretario ai Trasporti, Armando Siri, in un’intervista registrata per il programma Povera Patria aggiungendo: “quello che si può dire è che si lavora per trovare una soluzione industriale, la nuova Alitalia avrà quindi una compagine industriale fatta di gente che fa quel lavoro e che dovrà portare il rilancio della compagnia di bandiera”.
Intanto dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, arriva la proposta di coinvolgere tutti i gestori aeroportuali italiani per l’assorbimento degli esuberi del personale Alitalia. “Un default definitivo della compagnia di bandiera – spiega – penalizzerebbe in particolare regioni come la Puglia, la Campania, la Sicilia, la Sardegna, la Calabria e tutte le aree remote del Paese ed è per questo che la crisi Alitalia è fortemente sentita dalla Regione Puglia, che intende dare il proprio contributo a individuare una soluzione valida e percorribile sotto il profilo giuridico, amministrativo, economico e sociale”. Il presidente della Regione pensa anche ad un coinvolgimento di Assaeroporti, l’associazione legata a Confindustria, che rappresenta 33 società di gestione per 42 aeroporti.