Malaysia Airlines, fuggono i piloti e i pax calano a picco

Fuggono i dipendenti della Malaysia Airlines. Negli ultimi sette mesi del 2014, dopo i due disastri che hanno causato la morte di 537 persone, 27 delle quali membri del personale di bordo, quasi 200 dipendenti si sono dimessi. Ma anche su fronte dei passeggeri, la compagnia, che sulla scia delle perdite finanziarie è stata recentemente nazionalizzata, registra un calo.

Malaysia Airlines sta bruciando le sue riserve di liquidità ad una velocità di circa 2,16 milioni dollari al giorno, a causa delle prenotazioni che continuano a diminuire, come riferiscono fonti giornalistiche australiane e le foto postate sui social network dagli stessi passeggeri mostrano aerei che volano quasi vuoti.   

Quanto ai dipendenti, 186, tra piloti e assistenti di volo, hanno lasciato il loro lavoro, in gran parte citando le “pressioni familiari” come uno dei motivi principali. Nel frattempo, l’azienda sta fornendo ai suoi assistenti di volo un servizio di sostegno psicologico; ma la mancanza di equipaggi costringe alcuni membri anche a turni di 12 ore, creando ulteriore malcontento.

In crisi finanziaria da anni, a causa di una gestione non ottimale e della crescente concorrenza delle compagnie low cost, la Malaysia Airlines è stata ritirata dalla Borsa di Kuala Lumpur tre settimane fa, nell’ambito di un piano di ristrutturazione.

 

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