Meridiana incoraggia esodo lavoratori e anche oggi tanti voli cancellati

Seconda giornata di caos nei cieli della Sardegna, con la compagnia aerea Meridiana costretta a cancellare a Olbia sin dalla notte 15 voli e ritardare otto voli di alcune ore. Dopo l’accordo al Mise, che ha portato anche a circa 400 esuberi e alle conseguenti lettere di licenziamento, gli ‘irriducibili’, soprattutto assistenti di volo, hanno presentato certificati di malattia. La compagnia, che sta facendo i conti con le assenze del personale, sta cercando di trovare le soluzioni per operare nuovi voli sia con propri aerei che con quelli di altre compagnie europee, pur di trasportare i passeggeri che, avvisati sin da ieri, attendono i nuovi orari di partenza.   

Intanto, mentre arrivano ai dipendenti le lettere di licenziamento, 396 in tutto, è corsa contro il tempo, in particolare per gli assistenti di volo (325 licenziamenti, di cui 165 in Sardegna, su un totale di 714), per conciliare l’uscita volontaria che consentirebbe, ma solo per chi lo formalizza entro oggi, un incentivo di 15mila euro e la copertura della mobilità (da un anno a due anni a seconda dell’età del lavoratore) e di due anni del Fondo volo.   

Questa mattina il presidente della compagnia, Marco Rigotti, ha scritto ai dipendenti puntualizzando come due giorni fa sia stato raggiunto un accordo con le organizzazioni sindacali, relativo al rinnovo del contratto di lavoro, l’intesa era “una delle condizioni cui era subordinato il progetto di partnership con Qatar Airways e in cui continui rinvii ai quali abbiamo assistito negli ultimi mesi, congiuntamente al mancato conseguimento dell’accordo sulle procedure di mobilità, hanno sin qui impedito la sottoscrizione dell’accordo di partnership”.    Rigotti, però, si dice fiducioso che “l’accordo possa esser sottoscritto quanto prima”, ma che in caso contrario “i numeri sarebbero destinati a peggiorare”. 

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