Meridiana ha presentato ai sindacati il piano industriale, in cui sono confermati i 1.634 licenziamenti e alla cui base c’è il presupposto del mantenimento in vita dell’impresa. E’ quanto si apprende da fonti sindacali al termine dell’incontro al ministero del Lavoro nell’ambito del confronto avviato dopo la revoca della procedura di mobilità per 1.634 dipendenti. Il confronto prosegue con quattro incontri fino alla verifica fissata per il 14 ottobre: il prossimo appuntamento già venerdì 3 ottobre.
Ma anche oggi, nella giornata dell’incontro al ministero del Lavoro con Regione Sardegna, sindacati e compagnia, i lavoratori hanno deciso di non abbassare i toni della protesta. Al sit-in permanente avviato da giorni nell’aeroporto Costa Smeralda, a Olbia, da questa mattina sono attivi un presidio a Roma, davanti alla sede del ministero in via Fornovo, dove si trovano un centinaio di dipendenti, e un sit-in all’aeroporto di Cagliari-Elmas.
Il piano industriale era stato illustrato ieri dall’ad Roberto Scaramella al presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, e all’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana nel corso di una riunione in cui il vettore aveva ribadito l’importanza che riveste la Sardegna nei programmi futuri di Meridiana, “con il mantenimento e il graduale sviluppo delle rotte operate da e per l’Isola”.
“Ci auguriamo che esistano le condizioni per un rilancio di Meridiana – aveva commentato Pigliaru – se ci sono cose che la Regione può fare per favorire tale rilancio, saremo in prima linea per farlo. Ma è troppo presto per parlare di questi aspetti, prima è necessaria una analisi precisa e condivisa dei numeri così come della strategia aziendale”.
Sulla vertenza Meridiana ieri era intervenuto anche il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi: “il gesto di responsabilità di ritirare la mobilità, perché nel caso dovrà essere rifatta la domanda – ha indicato Lupi – mi sembra abbia creato un minimo di spazio per una trattativa tra azienda e sindacati e anche per un intervento del governo”. Quest’ultimo, secondo il ministro, “potrà svilupparsi in due direzioni: da una parte il lavoro che sta facendo il ministro Poletti per ridurre al minimo esuberi richiesti; dall’altra, e abbiamo già fatto un incontro la settimana scorsa con l’ad di Meridiana al ministero, verificare il piano sviluppo, il piano industriale: siamo di fronte a una chiusura definitiva o a una ristrutturazione per un rilancio? La chiusura è un conto, e non ha grandi strade, nel caso della ristrutturazione bisogna vedere qual è questo rilancio”.