Si guarda ormai alla fine di marzo come orizzonte probabile per la definizione del nuovo partner (tra Delta insieme ad Air France-Klm e Lufthansa) e del piano Alitalia, cui sta lavorando da oltre due mesi e mezzo Ferrovie dello Stato. Ad indicarlo come timing possibile è uno dei tre commissari straordinari, Stefano Paleari, che dopo 21 mesi di amministrazione straordinaria in cui si è riusciti “nell’obiettivo di mettere in sicurezza la compagnia”, si attende ora il decollo della nuova Alitalia per l’estate.
“Se tutto va bene, il signing con la scelta del o dei partner e il piano industriale sarà siglato entro marzo e il closing prima dell’estate. Si tratta di un passaggio importante su cui c’è fiducia”, spiega Paleari al Sole24Ore, snocciolando i dati economici che confermano il miglioramento avvenuto: dopo gli oltre 3 miliardi di fatturato del 2018, gennaio si è chiuso con un +4%; il lungo raggio “sta dando i frutti sperati” (il fatturato dei voli intercontinentali rappresenta il 48% del giro d’affari); in cassa a fine gennaio ci sono 474 milioni, ma – rassicura Paleari – “il tempo consuma, ma non esaurisce”, “non c’è alcun problema di continuità”.
“Nonostante la competitività del mercato e pur agendo con i soli strumenti dell’amministrazione straordinaria – continua Paleari – abbiamo recuperato efficienza e qualità del servizio, ridando fiducia ai dipendenti, ai fornitori e al mercato. Sia chiaro, la compagnia non è ancora profittevole, ma il Mol è migliorato da -397 milioni di euro del 2016 a -153 milioni dell’anno scorso e prevediamo per il 2019 di arrivare al pareggio. Questo significa che quest’anno la liquidità andrà a finanziare solo gli investimenti che stimiamo in 220-240 milioni di euro. Ovviamente ci sono ancora ampi spazi di miglioramento – conclude – che però non possono essere conseguiti in regime di amministrazione straordinaria”.