Novecento esuberi per mettere le ali alla nuova Meridiana. Parte da questi numeri la possibilità di arrivare ad un accordo con Qatar Airways per far ripartire la compagnia sarda. E sarà su quei numeri che nei prossimi giorni azienda e sindacati dovranno raggiungere un accordo: esuberi e nuovo contratto sono infatti le due condizioni poste dalla compagnia araba per andare avanti. E se i sindacati esprimono preoccupazione, l’azienda sarda punta a un accordo entro marzo.
Il Piano industriale messo a punto da Meridiana per arrivare ad un accordo con Qatar Airways, con cui al momento c’è solo un memorandum of understanding non vincolante, è stato illustrato nel corso di un incontro al ministero dello Sviluppo con azienda, sindacati, Regione Sardegna e Ministeri dei Trasporti e del Lavoro.
Il piano, ha spiegato il presidente della compagnia sarda Marco Rigotti, è sviluppato nell’arco di 3 anni e ha come architrave l’ingresso della compagnia di Doha in Meridiana: verrebbe creata una newco, cui Alisarda conferirebbe gli asset di Meridiana Fly (con le controllate Meridiana Maintenance e Air Italy) e in cui Qatar Airways entrerebbe con un aumento di capitale in denaro (si parla di un’iniezione di risorse di 50-100 milioni) per acquisire il 49% (il controllo resterebbe al fondo dell’Aga Kahn, Akfed).
Ci sono però due condizioni poste dagli arabi: accettare 900 esuberi strutturali (i margini per ridurli sarebbero subordinati alla partnership e gli strumenti sono part time verticale, mobilità volontaria e assunzioni da Qatar per potenziare il cargo) e un nuovo contratto di lavoro. Richieste su cui ora va trovata un’intesa con i sindacati. Ottimista il ministro Federica Guidi che il 29 febbraio si recherà a Doha e intende arrivare a quell’appuntamento con un lavoro non chiuso ma almeno avanzato. Per questo azienda e sindacati torneranno a confrontarsi al Mise già martedì 23 febbraio.