Rispunta ipotesi nozze Alitalia-Lufthansa. Oggi assemblea a Fiumicino

“Per Alitalia sarebbe pronto un progetto di rilancio da condividere con Lufthansa”. Lo scrive Repubblica, spiegando che “il piano, al vaglio dei tecnici dei ministeri interessati, che tra l’altro segue la via segnata da un emendamento al decreto Milleproroghe di Stefano Fassina, prevede tre fasi”.

Secondo quanto riporta il quotidiano prima di tutto è previsto il conferimento ad un’altra società (si ipotizza Cityliner) di tutti gli asset della vecchia Alitalia; poi Cityliner verrebbe ceduta al Mef; infine il Tesoro potrebbe a sua volta affidare a Cityliner il compito di ripartire oppure si potrebbe ricorrere ad una società ad hoc come Ita; quest’ultimo passaggio – scrive il quotidiano – è propedeutico all’ingresso di Lufthansa nel capitale di Cityliner o di un’altra società. A quel punto i prestiti “saranno restituiti allo Stato attraverso Cityliner, con buona pace della Commissione europea – scrive Repubblica – mentre gran parte dei dipendenti, circa 5.500 o più, saranno salvi”.

Di ritorno in pista di Lufthansa parla oggi anche la Stampa, secondo cui l’ipotesi di fusione con la compagnia tedesca è “un’operazione complicata che fonti vicine al dossier non smentiscono ma che è tutta da costruire”.

Intanto dalle 10 di stamattina, all’esterno del terminal partenze T3 dell’aeroporto di Fiumicino, è in corso un’assemblea dei lavoratori Alitalia. E’ stata indetta dalle organizzazioni sindacali di categoria Cub Trasporti, Acc, Assovolo ed Usb per porre “con spirito propositivo” al centro dell’attenzione la tutela del posto di lavoro legata al futuro della compagnia. Circa una cinquantina i partecipanti che, controllati dalle forze dell’ordine, si sono riuniti davanti all’aerostazione sventolando bandiere sindacali ed esponendo striscioni recanti slogan di protesta.

“La tutela dei lavoratori e della compagnia – sostiene Antonio Amoroso, della segreteria nazionale Cub Trasporti – è assicurata da una vera nazionalizzazione di Alitalia che preveda la restituzione in natura degli asset allo Stato come risarcimento dei prestiti erogati. Questa ipotesi, riassunta nell’emendamento presentato dall’onorevole Fassina al ‘Milleproroghe’, oltre ad essere tecnicamente e giuridicamente percorribile, ha l’assoluto vantaggio di svincolare Alitalia dal cappio dei debiti e di dare una prospettiva di sviluppo al trasporto aereo italiano”.

All’iniziativa odierna, fanno sapere le organizzazioni sindacali, se ne aggiungerà un’altra con una mobilitazione indetta sempre da Cub Trasporti, Acc, Assovolo ed Usb in programma il prossimo 3 marzo a Roma, in piazza di Porta Pia, nei pressi del ministero dei Trasporti e del dicastero Economia e finanze.

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