Ryanair, ancora sciopero il 28 settembre. Compagnia: niente caos

Si preannuncia un venerdì nero per chi viaggia a fine mese, con uno sciopero a tappeto di Ryanair indetto per il 28 settembre in Italia, Spagna, Belgio, Olanda e Portogallo. La maxi protesta, già ventilata qualche giorno fa, coinvolgerà gli assistenti di volo, e in Italia anche i piloti. Se l’azienda non li ascolterà, la minaccia è di scioperare una volta al mese. Il fronte però non è unito: Fit, Cisl, Anpac, Anpav hanno siglato ieri un’intesa sul prossimo contratto con la compagnia irlandese.

La conferma della nuova ‘tegola’ sulla testa di Ryanair è arrivata da Bruxelles, dove il segretario permanente del sindacato CNE Yves Lambot ha spiegato che l’agitazione sarà a livello europeo e che l’obiettivo è ora far intervenire nella disputa anche la Commissione Ue, in particolare le sue responsabili a lavoro e trasporti Marianne Thyssen e Violeta Bulc. A questo scopo c’è stato un incontro con i più stretti collaboratori dei due commissari al termine del quale i rappresentanti sindacali si sono detti soddisfatti. “Abbiamo presentato una lista di richieste, cui risponderanno a stretto giro. La Commissione ha riconosciuto che c’è un problema e si è impegnata ad agire per aiutare i lavoratori di Ryanair”, ha riferito una sindacalista della Uiltrasporti.

La decisione di organizzare una nuova agitazione a livello europeo è scaturita dalla constatazione che “dopo le azioni di quest’estate nulla è cambiato, nulla si è mosso: le condizioni di lavoro rimangono le stesse”, hanno denunciato i sindacati. La loro richiesta è semplice: “Gli stati devono obbligare Ryanair a rispettare la legge, come viene fatto nei confronti delle altre imprese multinazionali”.

Ryanair comunque non si scompone. Secondo la compagnia, infatti, “la vasta maggioranza del personale di bordo in Europa lavorerà normalmente” e assicura: non ci sarà nessun caos per i passeggeri, come già avvenuto durante le passate proteste.

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