Il caos voli dei giorni scorsi è da imputare ai governi e agli aeroporti che non hanno rafforzato il personale di terra, “l’unica cosa che dovevano fare”: lo sostiene il capo economico di Ryanair, Neil Sorahan, citato da Bbc. La compagnia sta registrando un’estate “fenomenale”, con profitti da 170mln di euro, ma la più grande problematica è stata appunto quella delle interruzioni al controllo del traffico aereo. “I piani di volo erano noti da mesi, serviva solo aumentare il personale di sicurezza e di gestori del controllo”, sostiene ancora il responsabile. Ryanair “aveva tutto il personale a disposizione, operando 3mila voli al giorno”, mentre gli scioperi “hanno avuto un impatto minimo”, ha sottolineato il manager della compagnia irlandese.