Ryanair chiude basi e rotte in Italia contro l’aumento delle tassi aeroportuali

Da ottobre Ryanair sarà costretta a chiudere le sue basi di Alghero e Pescara, a tagliare alcune rotte e a chiudere tutti i voli di Crotone. Una decisione che arriva dopo la decisione del governo italiano di aumentare dal 1 gennaio le tasse aeroportuali di 2,5 euro e che la low cost irlandese definisce illogica perché danneggia il turismo italiano. E la compagnia coglie l’occasione anche per sferrare un attacco ad Alitalia: la tassa va infatti a sussidiare il fondo per la cassa integrazione degli ex piloti della compagnia italiana.   

“Non dovremmo essere noi a finanziare Alitalia-Etihad, dovrebbe essere qualcuno ad Abu Dhabi”, sottolinea il chief commercial officer David O’Brien, che aggiunge: “Il piano di Alitalia-Etihad di distruggere gli aeroporti regionali sta funzionando”. Parole che non vogliono però essere un attacco diretto ad Alitalia, assicura O’Brien: “Il problema non è Alitalia in sé ma la tassa”, perché il Governo “per raccogliere pochi milioni fa sì che le Regioni perdano centinaia di milioni di spesa turistica”. Con l’aumento della tassa municipale, che costerà complessivamente 165 milioni di euro ai passeggeri italiani, l’Italia – sostiene – “perde un’occasione per crescere, mentre la Spagna se la ride”. Anche se alcuni insinuano il dubbio che la polemica sia stata usata per ‘mascherare’ una decisione già presa da tempo.  

editore:

This website uses cookies.