Ryanair fa fuori Hickey, gestiva il personale

Cade la prima testa in Ryanair, dopo il caos delle scorse settimane con migliaia di voli tagliati e centinaia di migliaia di viaggiatori rimasti a terra. Michael Hickey, il responsabile operativo della compagnia aerea e quindi anche della gestione di piloti e del personale di terra, si è dimesso e lascerà la società entro tre settimane. E la low cost ha già cominciato la caccia al successore, chiamato al difficile compito di rimettere in equilibrio le operazioni facendo dimenticare alla clientela questo drammatico autunno del 2017.

“Sarà difficile rimpiazzarlo”, ha infatti ammesso l’amministratore delegato Michael O’Leary, ricordando il grande contributo dato da Hickey nei quasi 30 anni trascorsi in Ryanair (era responsabile operativo dal 2014), compagnia che praticamente ha visto nascere (il battesimo della compagnia avvenne nel 1985). Del resto, Hickey manterrà una consulenza temporanea per completare alcuni progetti ai quali stava lavorando, come il contratto pluriennale per la manutenzione degli aerei e i nuovi hangar in programma negli aeroporti di Siviglia e Madrid.

La complicata ricostruzione della forza lavoro, dopo le fuoriuscite dei dipendenti attratti dai contratti più favorevoli delle altre compagnie, sta intanto procedendo con l’assunzione di 32 nuovi piloti. Di pari passo, però, vanno avanti anche le procedure nei vari Paesi relative a eventuali sanzioni per la compagnia. In Italia l’Enac si è già detta pronta alla multa visto che, come ha spiegato il presidente Vito Riggio, “nonostante le rassicurazioni verbali, non ci sono stati adeguamenti e ciò determina l’irrogazione delle sanzioni previste”. L’occasione per fare il punto è fissata a mercoledì 11, quando Riggio è atteso dalla Commissione Trasporti della Camera proprio per relazionare il Parlamento “sui disagi derivanti dalla cancellazione dei voli della compagnia Ryanair”.

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