Ryanair, O’Leary: tasse in Italia per i nuovi assunti

L’ad della low cost irlandese auspica un futuro governo stabile centrato sul turismo

Tasse italiane per i nuovi assunti in Italia da Ryanair. Lo ha ribadito l'ad di Ryanair, Michael O'Leary, rispondendo alle domande dei giornalisti durante la sua visita all'aeroporto di Pisa. "Quelli assunti precedentemente – ha spiegato – sceglieranno se farlo in Irlanda oppure in Italia. Tuttavia questo non inciderà sui nostri piani di sviluppo – ha sottolineato – perché per noi è importante pagare le tasse, non importa se in Italia o altrove. Esiste una legge italiana e una europea che dice cose diverse. Noi auspichiamo che presto ce ne sia una che faccia definitivamente chiarezza, ma crediamo anche che la lunga tradizione italiana nello shipping ci dia ragione da questo punto di vista: chi lavora sulle navi italiane che navigano nei mari di tutto il mondo lavora sul suolo italiano, lo stesso pensiamo che facciano i nostri dipendenti che lavorano sui nostri aerei".
Quindi, interrogato su una possibile preferenza politica in vista delle elezioni del 24 e 25 febbraio in Italia, O'Leary non si è sbilanciato, pur augurandosi un governo capace di durare nel tempo: "Penso che il miglior risultato per Ryanair sarebbe un governo stabile, capace di guidare il Paese per un periodo di 4 o 5 anni. A chiunque vinca chiederemo di mettere il turismo al centro del programma elettorale. Il turismo può portare a una rapida ripresa e a una rapida creazione di posti di lavoro, soprattutto per i più giovani". E per finire una battuta sui sindacati: "Abbiamo oltre 8 mila impiegati che hanno con noi ottime relazioni industriali e sono felici di lavorare con noi. Loro non hanno bisogno dei sindacati".  

editore:

This website uses cookies.