Ryanair pronta a farsi avanti su Air Italy mentre monta la protesta dei lavoratori

Ryanair è pronta a farsi avanti su Air Italy. C’è attesa infatti per la conferenza stampa indetta per oggi a Milano alla presenza di David O’Brien e Chiara Ravara, rispettivamente chief commercial officer e head of sales&marketing della compagnia low cost irlandese.

Intanto però all’indomani della messa in liquidazione di Air Italy la priorità è quella di tamponare l’emorragia di posti di lavoro. In pericolo ci sono 1.450 lavoratori. Per questo sono all’opera le diplomazie istituzionali, sindacali ed economiche tra Sardegna, Milano e Roma. La partita si gioca a Olbia, storica sede della compagnia, Cagliari, dove c’è il governo regionale sardo, la capitale, con diversi ministeri che provano a richiamare i soci di Air Italy a un tavolo, e il capoluogo lombardo, con il Pirellone che segue gli sviluppi e l’aeroporto di Malpensa che si trasforma da principale sede operativa del vettore a epicentro della crisi.

Dopo gli appelli di istituzioni, sindacati e mondo produttivo, sono entrati in scena i lavoratori. Ieri mattina in 70 hanno inscenato un sit-in al terminal 1 di Malpensa. Ai dipendenti milanesi di Air Italy, circa 600, si aggiungono i 400 dell’indotto, per un totale di mille lavoratori solo a Malpensa. “Una catastrofe – commentano i sindacati – con ricadute molto pesanti sul territorio”.

A fine mattinata molti dei 500 dipendenti sardi si sono riuniti in assemblea nell’hangar dell’aeroporto di Olbia con Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cobas e Usb. Hanno preteso e ottenuto un incontro coi consiglieri regionali per domani, venerdì 14 febbraio, a Cagliari, mentre per martedì prossimo hanno chiesto che la Giunta regionale incontri a Olbia l’assemblea dei dipendenti.

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