Ryanair ha presentato ricorso straordinario al presidente della Repubblica contro il bando sulla continuità territoriale aerea che garantisce voli a tariffe agevolate ai residenti in Sardegna sui collegamenti tra i tre scali dell’Isola (Alghero, Cagliari e Olbia) e gli aeroporti di Roma e Milano. Tutte le rotte della gara sono state assegnate provvisoriamente ad Alitalia. Secondo quanto riportato dai quotidiani per Ryanair: “il bando viola il principio della libera concorrenza”.
Ma non si tratta solo del ricorso al presidente della Repubblica, perché Ryanair ha presentato anche un’istanza alla Commissione Ue perché apra un’indagine formale sulla continuità territoriale aerea da e per la Sardegna. L’istanza a Bruxelles è stata presentata “alla luce delle perplessità già sollevate dalla Commissione Europea e – si legge nel documento – degli evidenti ulteriori profili di illegittimità che gravano sulla nuova imposizione degli Oneri di servizio pubblico”.
Nel ricorso straordinario, Ryanair contesta non solo l’esito della gara, alla quale hanno partecipato Alitalia e Air Italy, ma anche tutti gli atti che hanno portato alla pubblicazione del bando a partire dal decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 367 dell’8 agosto 2018 che impone gli oneri di servizio pubblico sulle rotte Alghero – Roma Fiumicino e viceversa, Alghero – Milano Linate e viceversa, Cagliari – Roma Fiumicino e viceversa, Cagliari – Milano Linate e viceversa, Olbia – Roma Fiumicino e viceversa, Olbia – Milano Linate e viceversa.
Inoltre, la compagnia irlandese low cost, nel documento di 34 pagine, sollecita la sospensiva per tutti gli atti, compresa l’assegnazione provvisoria delle rotte ad Alitalia, per la durata di quattro anni dal 17 aprile 2019, ritenendo che “pregiudichi gravemente la libera concorrenza nel mercato dei trasporti aerei effettuati dai vettori che attualmente operano sulle tratte da e per la Sardegna”.
Secco il commento dell’assessore dei Trasporti della Regione Sardegna, Carlo Careddu: “La continuità territoriale rappresenta un servizio irrinunciabile per garantire ai sardi un diritto alla mobilità effettivo. Lasciare che in un’Isola come la Sardegna siano esclusivamente le compagnie aeree e di navigazione a decidere il numero dei posti a disposizione, frequenze, orari e tariffe, significa rinunciare di fatto alla coesione sociale, economica e territoriale, isolando ulteriormente i residenti. Con questo spirito e con grande determinazione ci contrapporremo nelle sedi opportune a chi, come Ryanair, anche questa volta, così come avvenne già nel 2013 e nel 2017, intende demolire la nuova continuità territoriale aerea e tutti gli atti ad essa relativi, fra i quali il decreto dell’attuale Ministro dei Trasporti”. Così Careddu lancia un appello “rispettoso” al presidente della Repubblica, chiedendogli “impegno ed obiettività nel tutelare e accertare il diritto alla mobilità dei sardi”.