Ryanair vende 12 posti al secondo. O’Leary: Lufthansa meglio

Per Ita Lufthansa sarebbe stato il partner “migliore” ed è stato uno “shock” che la gara sia stata assegnata a Certarus, in partnership commerciale con Air France-Klm e Delta. A dirsi sbalordito è l’ad di Ryanair Michael O’Leary, che in un incontro con alcuni giornalisti europei nel quartier generale della compagnia a Dublino ha parlato ad ampio raggio di diversi temi: dagli obiettivi della società allo scenario attuale fino al rapporto con i sindacati.

“Per me è stato uno shock che la gara per Ita non sia andata a Lufthansa, credo sia una cosa politica”, ha affermato O’Leary, sottolineando che “Lufthansa sarebbe stato un partner migliore per Ita rispetto ad Air France-Klm e Delta” perchè “Air France avvelena tutto ciò che tocca” e perchè “non sanno nemmeno gestire la propria compagnia”.

O’Leary ha ricordato che sarà la seconda volta che Air France torna in Italia e “la prima volta hanno completamente fregato l’Italia perché si presero tutti i diritti di volo transoceanici, trasferendoli a Delta e a loro stessi e Alitalia non li ha mai riavuti indietro”. Per cui quando “la compagnia fu rivenduta allo Stato non poteva lanciare rotte transatlantiche”, ha spiegato il numero uno di Ryanair.

Guardando poi al mercato italiano O’ Leary ha detto con soddisfazione che la quota di mercato di Ryanair nel Belpaese è del 40%, quindi prima compagnia in Italia, mentre quella di Ita sarà del 9% quest’anno. E il direttore commerciale del Gruppo, Jason McGuinness, ha illustrato che “negli ultimi due anni Ryanair ha visto una crescita del 43% in Italia, la più alta tra i Paesi in cui opera”.

Lo stesso McGuinness ha snocciolato dati sulle vendite e sul numero dei passeggeri. “A Ryanair vendiamo 12 posti al secondo, significa che ogni 16 secondi viene riempito un aereo di 189 posti”, ha detto il manager, aggiungendo che la low cost irlandese “opera 3.100 voli al giorno”, quest’anno ha trasportato “165 milioni di passeggeri”, stimando di arrivare “a 225 milioni nell’anno fiscale 2026”.

Certamente numeri da record che vorrebbero poter snocciolare tutti i suoi concorrenti. E per marzo 2023, che chiude l’anno fiscale, il Gruppo punta al miliardo di profitti. “Se torniamo ai livelli di traffico pre-Covid e penso ci riusciremo, saremo in grado di raggiungere un miliardo di profitti”, ha detto O’Leary. Tuttavia se ci sarà una “evoluzione negativa” del Covid e un “peggioramento” della crisi ucraina “potremmo non raggiungere l’obiettivo”, ha avvertito l’amministratore delegato del Gruppo.

Sempre in un’ottica di crescita, Ryanair acquisterà altri 50 aerei da Boeing. Infine, circa gli scioperi che hanno coinvolto Ryanair quest’anno, O’Leary ed Eddie Wilson, ad della compagnia, hanno detto che non hanno avuto nessun impatto sull’operatività dell’aviolinea. O’Leary ha comunque precisato che “abbiamo fatto grandi progressi da quando abbiamo riconosciuto i sindacati dal 2017 in Europa”. Il 25% del personale totale di Ryanair, amministrativi e naviganti, è italiano.

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