Ue: sì a nozze Alitalia-Etihad, dovranno solo cedere slot su Roma-Belgrado

E’ finalmente arrivato il nullaosta dell’Ue al matrimonio tra Alitalia ed Etihad. A questo punto, la fusione resta soggetta soltanto al parere della DG trasporti della Commissione, incaricata di vigilare che proprietà e gestione restino in mani europee. Parere che a questo punto dovrebbe essere scontato.

“Avevamo detto più volte che l’Italia aveva rispettato fino in fondo le norme ed i parametri imposti da Bruxelles”, ha detto il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, soddisfatto dall’Europa che “si apre sulla possibilità di rilancio di un settore strategico per l’intero continente come il trasporto aereo”. E con l’ok della DG concorrenza, le due società annunciano che l’operazione si chiuderà entro fine anno.

“Un risultato eccellente” lo ha definito l’ad di Alitalia Gabriele Del Torchio, soddisfatto dell’investimento che porterà “stabilità finanziaria per una crescita a lungo termine”.   

La DG concorrenza spiega che la decisione è subordinata, in particolare, all’impegno assunto da Alitalia CAI ed Etihad di liberare alcuni slot a favore di nuovi operatori presso gli aeroporti di Roma Fiumicino e di Belgrado. Questo perché attualmente Alitalia CAI e Air Serbia (controllata in parte da Etihad) sono i soli vettori a offrire voli diretti sulla rotta Roma-Belgrado.

Per evitare il rischio di un monopolio sulla Roma-Belgrado, Alitalia-Etihad ha infatti offerto di “liberare fino a due coppie di slot” a favore di eventuali nuovi operatori. Inoltre, è scritto nella nota, “le due società si sono impegnate a fornire ulteriori incentivi, tra cui la possibilità per i nuovi operatori di acquisire diritti pregressi (grandfather rights) dopo un determinato periodo, ma anche un accordo speciale prorata, un accordo di combinabilità delle tariffe, un accordo di interlinea nonché l’accesso al loro programma frequent flyer”, spiega la Commissione.  

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