Usaerospace fa sul serio per Alitalia e chiede incontro a governo

Una holding di controllo tricolore, l’assorbimento degli esuberi con un piano quinquennale che prevede una flotta di 150 aeroplani. Dopo il cospicuo sostegno dello Stato previsto nel decreto rilancio, tre miliardi, il futuro di Alitalia vede ora il ribadito impegno della statunitense Usaerospace Partners per la compagnia.

Il gruppo ha confermato infatti il suo interesse formalizzando una richiesta di incontro ai ministri dell’Economia Roberto Gualtieri, dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e dei trasporti Paola De Micheli. In più la società ha esplicitato le sue intenzioni sul vettore italiano anche al Parlamento con una lettera alle Commissioni Bilancio e Trasporti di Camera e Senato in cui si prevede appunto di costituire una holding di partecipazioni di diritto italiano, presieduta dalla presidente del gruppo Usa Michele Roosvelt ma con un consiglio di amministrazione “composto esclusivamente da personalità italiane di alto prestigio” entro il triennio. Tutto il personale di volo sarà riassorbito e, anzi, incrementato, al fine di poter gestire una flotta che – nei cinque anni di Piano – sarà di 150 aeroplani.

Inoltre, la società auspica anche una governance “con piacere aperta, oltre che al governo, ad altri soggetti strategici del sistema Italia”, dicendosi certa che “solo con una grande condivisione si possa portare la nuova compagnia ad essere una grande società, simbolo di una nuova grande Italia”.

Intanto i segretari generali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, Stefano Malorgio, Salvatore Pellecchia, e Claudio Tarlazzi chiedono al goberno, dopo il decreto legge Rilancio, il passo successivo cioè pianificare concretamente e velocemente il rilancio della compagnia di bandiera e ritornare sulle crisi aperte, di Ernest Airlines, Air Italy”.

“In questo momento – sottolineano i sindacati – il comparto è fermo per le restrizioni alla circolazione disposte dai Paesi più o meno colpiti dalla pandemia. Tuttavia tutti si stanno preparando alla ripartenza sostenendo con risorse significative le aziende di riferimento e in Italia, con l’approvazione del decreto Rilancio, si cominciano a mettere i primi tasselli propedeutici alla riforma del nostro sistema. L’istituzione del fondo di compensazione a favore dei vettori italiani del settore, a fronte dei danni legati al coronavirus, le previsioni per creare una nuova compagnia aerea di bandiera attraverso una partecipazione pubblica, il finanziamento strutturale del fondo di solidarietà del trasporto aereo e non per ultimo, aver previsto per legge l’obbligo di applicare, come riferimento minimo, il ccnl del settore per contrastare il dumping e la concorrenza sleale nel nostro paese, costituiscono elementi essenziali. Ma ora occorre proseguire con gli adempimenti necessari per eliminare gli ulteriori elementi distorsivi della concorrenza e, urgentemente, costituire la NewCo”.

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