Vettori Usa e europei contro sussidi statali

Puntano a limitare sussidi ad acquisto Boeing e Airbus per compagnie situate in altri Paesi

Le compagnie aeree statunitensi hanno raggiunto un accordo con 9 vettori europei per frenare i sussidi dati ai concorrenti situati in altri Paesi. La firma è stata posta dai rappresentanti di Ata (Associazione del trasporto aereo con sede a Washington) e da manager di British Airways, Air France e Deutsche Lufthansa. In pratica le aziende vogliono limitare i sussidi governativi all'esportazione che fanno sì che compagnie di vari Paesi del mondo ricevano denaro per acquistare velivoli Boeing o Airbus a tariffe più basse di quelle di mercato. Le aziende firmatarie vogliono l'intervento dell'Oced, l'organismo internazionale con sede a Parigi che si occupa di sviluppo e cooperazione economica tra gli Stati. Il punto è che le compagnie aeree con sede nei Paesi dove Airbus e Boeing assemblano i velivoli non possono usufruire di questi sussidi. Ciò vuol dire che i vettori di Regno Unito, Spagna, Francia e Stati Uniti non possono ricevere gli sconti sull'acquisto di aeromobili che invece ricevono quelli situati altrove. Secondo uno dell'Ata, 8 delle 10 principali compagnie che godono di questi vantaggi economici volano proprio negli Usa, in concorrenza con i vettori che non ricevono un centesimo. Fra queste ci sarebbero Air India, Emirates, Korean Air Lines e Westjet Airlines. Boeing, dal canto suo, ha difeso i sussidi governativi.

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