Virgin Australia, seconda linea aerea del paese, ha presentato reclamo contro la compagnia di bandiera Qantas davanti all’ente regolatore Australian Competition and Consumer Commission (ACCC), per asseriti attacchi anticoncorrenziali da parte del suo Ceo Alan Joyce, che in dichiarazioni ai media sembra aver chiesto l’esclusione della rivale da un massiccio salvataggio del governo. Nei giorni scorsi Joyce ha dichiarato fra l’altro che il governo “non dovrebbe occuparsi di società mal gestite che sono state mal gestite per 10 anni” e non dovrebbe nazionalizzare Virgin se è in difficoltà. Ha inoltre detto che l’epidemia globale di coronavirus ha creato per le compagnie aeree una situazione di “sopravvivenza del più forte”.
Ha poi sostenuto che “non sta al governo dare sostegno a una compagnia di proprietà di investitori di Singapore, Cina, Abu Dhabi e Gran Bretagna”. Il presidente dell’ACCC, Rod Sims, ha confermato di aver ricevuto una lettera dal Ceo di Virgin Australia, Paul Scurrah, in cui si afferma che la Qantas si comporta in modo anticoncorrenziale quando i suoi vertici sostengono che la Virgin è in difficoltà e non potrebbe sopravvivere alla crisi del coronavirus. Entrambi i vettori hanno sospeso tutte le rotte internazionali e minimizzato i voli interni. E nel pacchetto di stimolo all’economia il settore dell’aviazione ha ottenuto fondi di emergenza per 715 milioni di dollari australiani (400 milioni di euro).