Wizz Air: 2021 sarà di transizione, ad aprile licenziato 19% personale

Se la prima metà del 2020 è stata difficile, col 19% dei dipendenti licenziata ad aprile causa le restrizioni di movimento per contrastare il coronavirus, il 2021 per il ceo di Wizz Air, Jozsef Varadi, “sarà un anno di transizione, con una lenta crescita nella prima metà e già nella seconda metà l’operatività in salita a livelli paragonabili al 2019”, grazie ai vaccini.

Alle spalle c’è un 2020 in cui “abbiamo aggiunto 14 nuove basi – ha riferito Varadi – entrando nel mercato domestico in Italia e Norvegia, lanciato la compagnia Wizz Air Abu Dhabi e preso in consegna 16 nuovi aeromobili. Nell’estate siamo riusciti a portare l’operatività all’81% della nostra capacità, superando l’intero comparto”. Per la situazione attuale, “gestiamo il 15% della nostra capacità – ha informato – dati i blocchi e le restrizioni di viaggio. Dall’inizio della pandemia non abbiamo assistito a un gran miglioramento per l’armonizzazione delle restrizioni e l’abilitazione della libera circolazione dei passeggeri almeno all’interno dell’Unione europea”.

In attesa della diffusione dei conti prevista giovedì viene ribadita la solidità di cassa del gruppo, tra le migliori in Europa, che consentirebbe, come già aveva sostenuto lo scorso maggio, di “durare fino a due anni se tutti i nostri aerei fossero a terra”. Sempre a proposito di cassa, “come misura precauzionale, di recente, abbiamo emesso con successo – ha spiegato Varadi – un’obbligazione da 500 milioni di euro, che ci aiuterà a rafforzare la nostra liquidità per trarre vantaggio dai prestiti a basso costo in un momento di incertezza. Guardando al futuro – ha aggiunto – abbiamo un ordine di 252 aeromobili della famiglia Airbus A320neo, che ci consentiranno di espandere ulteriormente l’offerta di destinazioni e contribuiranno all’impegno a ridurre ancora il costo unitario e l’impatto ambientale del 30% per ogni passeggero entro il 2030”.

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