“All’Enit si è insediato nuovo consiglio di amministrazione e ci sono tutti i segnali perché a partire da gennaio si possa riaprire un dialogo”. A margine della presentazione dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi a Roma, il presidente di Federcongressi&eventi ha voluto sottolineare “la necessità di riprendere il tavolo di coordinamento, pianificare la promozione della destinazione Italia all’estero e agire sulle leve, soprattutto fiscali, per investire su un settore che incide sul Pil e che è fonte di occupazione, in particolare femminile”.
“Noi vorremmo ripartire da Enit, perché Federcongressi da sola fa fatica – ha detto Buscema – Tutti insieme dobbiamo fare più pressioni possibili sulle istituzioni per avere attenzione. Di certo ci sono momenti di scoramento ma non demordiamo”.
E a proposito di una possibile contrazione del turismo congressuale in Italia a seguito degli attentati a Parigi, Buscema ha spiegato che “è prestissimo per fare delle valutazioni ma le numerose disdette costituiscono un segnale. Il rischio di una flessione c’è, anche se in Italia, al momento stiamo reagendo in maniera diversa di quanto sta accadendo in Belgio e in Francia. Però se la situazione dovesse durare è immancabile che ci siano ripercussioni anche sul nostro settore”.
“Il congressista statunitense – ha aggunto – è da sempre un soggetto più a rischio di altri ma più che la provenienza, io vedo a rischio le destinazioni, come Roma e Milano. Poi c’è questo termometro del Giubileo romano che da una parte poteva essere un elemento di opportunità, dall’altra espone Roma a un’attenzione per cui chi deve venire ci pensa due volte”.