L’appello della meeting industry: noi dimenticati dal governo

Un grido d’allarme si solleva forte dal comparto congressuale con la campagna di Events&Live Industry (#Italialive) e il Manifesto per il turismo italiano, per chiedere alcuni provvedimenti urgenti che dovranno essere assunti in forma di emendamenti all’attuale testo del DL Rilancio.

A. RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE
Ammortizzatori sociali: per le caratteristiche peculiari del settore è necessario prevedere una
copertura totale e in continuità per tutte le forme previste (Fis- Gig-Cigo) fino al 31 ottobre 2020,
e a settembre valutare la situazione per eventuali misure aggiuntive di sostegno all’occupazione.
B. SOSTEGNO ALLE IMPRESE
b.1 Difesa dei patrimoni delle imprese: introduzione di un meccanismo di “ammortamento”
straordinario delle perdite relative all’anno 2020 causa Covid-19, dal punto di vista fiscale e
civilistico, sui 5 esercizi successivi di bilancio.
b.2 Credito di imposta: eliminazione del limite di 5 milioni di euro relativo al credito di imposta
per gli affitti anche per il settore del Turismo Organizzato e degli Eventi così come già previsto per
le strutture alberghiere.
b.3 Contributi a Fondo Perduto e Rafforzamento Patrimoniale delle Imprese: eliminazione del
limite dei 5 e dei 50 milioni/euro in quanto la maggior parte delle imprese del Turismo organizzato
e degli Eventi, resterebbe fuori da qualsiasi forma di sostegno in un settore che prevede perdite di
business fino ad oltre l’80% nel 2020.
C. SOSTEGNO AL TURISMO
C.1 Fondo per il Turismo Organizzato e degli Eventi: incremento fino a 750 mln di euro del fondo
attualmente previsto all’articolo 182/1 da estendersi anche alle agenzie di organizzazione di
eventi, attingendo le risorse necessarie in termini di copertura finanziaria dalla riduzione di quanto
attualmente stanziato per il Tax credit vacanze.
C.2 Tax credit vacanze (art.176): Lo stanziamento di 2,4 miliardi non rappresenta un reale
sostegno al settore del turismo in quanto non crea maggiore domanda. La filiera del turismo
organizzato beneficerà in modo marginale di questo stimolo, che privilegerà un rapporto diretto
tra cliente e struttura alberghiera, non avendo peraltro previsto che tale strumento possa essere
impiegato anche per l’acquisto di altri servizi turistici. L’area degli eventi ne rimane
completamente esclusa. Si chiedono pertanto due interventi: destinare quota parte di questo
stanziamento al Fondo specifico creato per il turismo organizzato; consentirne l’utilizzo anche per
l’acquisto di pacchetti turistici e servizi turistici collegati.

“Il turismo organizzato e gli eventi stanno soffrendo e soffriranno molto più di qualsiasi altro
comparto economico del Paese, con una perdita di fatturato dell’80% nel 2020 – afferma il portavoce di #Italialive Salvatore Sagone, presidente del Club degli Eventi e della Live
Communication –. Un dato che potrebbe peggiorare nel tempo in quanto la possibilità di realizzare
eventi a pieno regime è oggi rimandata a non prima della primavera del 2021, incertezza e
minacce che di fatto rendono impossibili la programmazione dell’attività, e oltremodo difficile lo
scambio tra offerta e domanda”.

“Con rammarico, prendiamo atto che con il Decreto Rilancio il Governo ed il Mibact attestano che il Turismo organizzato e degli Eventi non è un asset strategico per il Paese, mostrando l’assenza di una visione atta a garantire, con apposite misure di sostegno, la sopravvivenza di decine di migliaia di imprese e dei loro occupati – conclude il portavoce dei rapporti istituzionali di #Italialive e presidente di Federcongressi&eventi Alessandra Albarelli: stando così le cose, a partire dal mese di giugno assisteremo ad una perdita inevitabile dell’occupazione fino all’80% dei 730.000 occupati complessivi del comparto”.

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