Con Msc si fa rotta verso i luoghi della letteratura e dei poeti

Nella programmazione estiva nel Mar Mediterraneo Orientale targata MSC Crociere, c’è anche un percorso fatto apposta per gli amanti della poesia, alla scoperta dei luoghi dove è nata la letteratura contemporanea. E’ quello di MSC Armonia in partenza a scelta dal porto di Bari oppure da Venezia verso Croazia, Grecia e Montenegro.

Il viaggio verso il mare di inchiostro su cui hanno preso il largo alcune delle pagine più significative della poesia del nostro tempo, senza farlo apposta prende il via dalla Serenissima, porta d’ingresso del mare Adriatico per le Isole dello Ionio che furono per secoli dominio di Venezia e ancora oggi conservano i segni di questa lunga interferenza culturale nelle architetture e nei costumi. Tra queste Corfù e Zante, tappe della crociera di MSC Armonia.

L’isola di Corfù viene identificata con l’antica Scheria, la terra ricordata nell’Odissea come la patria dei Feaci, un popolo di marinai. Racconta Omero che dopo aver lasciato la ninfa Calipso, la zattera di Ulisse in balia delle onde venne distrutta e che l’eroe fu ritrovato sulla spiaggia alla foce di un fiume da Nausicaa, la figlia del re, che affascinata lo condusse a corte dove egli raccontò la propria storia.

Zante con le sue alte scogliere e le sue magnifiche spiagge dove nascono le tartarughe vicino alle coste del Peloponneso è un’isola di poesia che ha dato alla luce poeti importanti. Le notizie riguardanti il fondatore dell’isola ci arrivano sempre da Omero e riguardano Zakynthos, figlio di Dardano, Re di Troia, che partendo con la sua flotta dalla città di Psofida, giunse nell’isola e fondò la sua acropoli. Zakynthos è diventato, come fondatore il simbolo che rappresenta l’intera isola, in cui tiene mano un serpente, poiché secondo alcune leggende, avrebbe liberato l’isola dai serpenti che la infestavano. Ma quello che più di ogni altro riferimento rende celebre l’isola è il sonetto di Ugo Foscolo che qui nacque e le cui sacre sponde rimpianse dal suo esilio. Celebre “A Zacinto” in cui il poeta narra la malinconia delle coste rocciose, i borghi di pietra, i villaggi di pescatori e le spiagge dorate.

Zante e Corfù hanno segnato l’inizio e la fine e la fine della vita di Dionysios Solomos (Zante 8/4/1798, Corfù 9/2/1857) forse il maggior poeta di lingua greca moderna. Fervente sostenitore dell’indipendenza della Grecia, è l’autore dell’inno nazionale. A Zante e affascinato dall’idea della rivoluzione greca, cominciò a comporre nella sua lingua madre.

Passando in Montenegro sono tante le voci dei poeti che hanno provato a descrivere la baia di Kotor, Cattaro in italiano. Lord Byron diceva che quando nacque il nostro pianeta, il più bell’incontro tra mare e terra avvenne in Montenegro. Nota alle persone del posto come Boka Kotorska, o solo Boka (dall’italiano ‘bocca’), la baia è formata da numerose insenature che si aprono nella massa calcarea delle Alpi Dinariche. La baia, che secondo alcuni sarebbe l’unico fiordo del Mediterraneo ha incantato molti visitatori, alcuni dei quali l’hanno immortalata con la loro arte, da regine illiriche a poeti romantici. Shakespeare ebbe parole di lode per questa ‘costa illirica’.

A Dubrovnik (Ragusa) il luogo simbolo dell’eredità letteraria croata è rappresentato da Palazzo Sponza, costruito nel XVI secolo. In passato nel palazzo erano attivi i poeti di Dubrovnik che hanno dato origine alla prima istituzione letteraria in Croazia. A Ragusa vivevano molti poeti, pittori, matematici, fisici e altri scienziati. Luko Paljetak, uno scrittore croato, definì Ragusa “il luogo più bello del mondo. Senza Ragusa mancherebbe un pezzo al puzzle del mondo”. La città venne definita anche “la perla dell’adriatico” e “l’Atene della Croazia” per il suo significato culturale e per la posizione politica speciale che assunse nei secoli.

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