“Costa Crociere come brand sarà ancora più vicino, e avrà una linea ancora più diretta, con Carnival Corporation. Io avrò una linea di riporto diretta con Josh Weinstein, il presidente e amministratore delegato di Carnival corporation. Per cui un ruolo sempre più rilevante di Costa come brand all’interno del gruppo Carnival che è uno dei principali del turismo nel mondo”. Mario Zanetti, direttore generale di Costa Crociere, commenta così il cambio a sorpresa al vertice della compagnia, con l’uscita di scena dell’ad di Costa Crociere, Michael Thamm, che era arrivato nel 2012, pochi mesi dopo il naufragio di Costa Concordia all’isola del Giglio.
Entro quindici giorni si riunirà il consiglio di amministrazione di Costa Crociere per redistribuire le deleghe che erano di Michael Thamm, e che dovrebbero essere divise fra Zanetti e Weinstein visto che l’amministratore delegato non verrà sostituito. “A livello di struttura societaria non cambia nulla – spiega Zanetti -. Costa Crociere spa è un’azienda di diritto italiano e in questo momento chairman del board è Josh Weinstein come era prima”.
Alla domanda se l’uscita di scena di Thamm segnerà anche una sorta di ritorno all’italianità, Mario Zanetti replica: “Non ho mai visto perdersi l’italianità dell’azienda, soprattutto rispetto a quello che abbiamo offerto ai nostri ospiti. Il nostro quartier generale rimane Genova, il management di Costa era italiano e ha sempre avuto una autonomia decisionale e operativa. Cambia solo che il rapporto con la coirporation sarà più diretto per ognuno dei brand appartenenti al gruppo Costa”.