Sta arrivando alle battute finali il processo sul naufragio della Costa Concordia, ma intanto, a sorpresa, sono emersi i dati su quanto Costa Crociere abbia globalmente risarcito a 3.587 persone, tra passeggeri ed equipaggio, delle 4.229 a bordo della nave, comprese le famiglie dei naufraghi morti. La cifra globale si aggira intorno agli 84 milioni.
Tra i dati è emerso per la prima volta anche un ‘caso-fantasma’: una passeggera tedesca, di cui non si trovano gli eredi, è parte civile e viene rappresentata dallo Stato tedesco che chiede i danni per lei a Francesco Schettino e Costa Crociere.
E sono rimasti fuori anche gli interessi di tre passeggeri deceduti (sui 32 totali) i cui parenti non hanno transato per circostanze singolari. Uno, appunto, è quello della passeggera tedesca Gabriele Maria Grube, 53 anni, berlinese abitante a Furth, in Baviera. Che non ha, per ora, eredi. Lo Stato tedesco li sta cercando da tre anni, ma non risulta nessuno che abbia diritto. Così il curatore dell’eredità giacente ha deciso che la turista sia parte civile, l’unica tra i 32 morti del Giglio, nel processo, e si vedrà.
Poi c’è la famiglia del francese Francis Servel, annegato nel mare del Giglio, la cui famiglia sta ancora trattando con Costa e quello di un’altra tedesca, Siglinde Stumpf, i cui parenti preferiscono chiedere il risarcimento negli Usa coinvolgendo la capogruppo Carnival.