10 mln di turisti all’anno grazie al turismo dello shopping toscano

“Il turismo legato ai prodotti toscani potrebbe fruttare 10 milioni di turisti ogni anno nel nostro Paese se solo fosse adeguatamente valorizzato da istituzioni e privati”. Lo rivela una ricerca condotta da Confindustria Toscana insieme a Klaus Davi, su quello che gli stakeholder e la stampa internazionale percepiscono della Toscana.

Lo studio fa leva sul fatto che “nei prossimi 20 anni il turismo del prodotto o dello shopping registrerà un vero e proprio boom”. E dalla stampa estera emerge come i russi prediligano le località toscane per trascorrere la loro luna di miele.

Sfruttando il turismo del prodotto “si potrebbero attrarre – dice ancora la ricerca – i mercati emergenti, soprattutto la Cina, i paesi del Sud-Est asiatico, i paesi dell’Est, i paesi arabi e l’India, quegli Stati più attenti ai valori del brand”.   

“In Italia di casi significativi legati al turismo del prodotto ce ne sono – continua la ricerca -, ma non quanti potrebbero essercene essenzialmente: si va dal museo di Ferragamo al Museo di Gucci, dal Museo Ferrari a quello della Pasta in Emilia-Romagna, passando per i vari musei del vino e del tartufo in Toscana, fino ad arrivare al futuro Museo Armani”. E ancor più se ci sarà sempre maggior contaminazione tra musei istituzionali e marchi di eccellenza privati: alcuni esempi – ricorda la ricerca – sono la sfilata di Ferragamo al Louvre o la mostra dei gioielli di Cartier al Grand Palais di Parigi, mentre in Italia Stefano Ricci ha sfilato agli Uffizi. 

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