Il 2022 si apre con dieci regioni in giallo con la Liguria prima ad avvicinarsi – dopo mesi – nuovamente alla zona arancione. Nelle ultime 24 ore il virus fa il suo ennesimo balzo, con un’impennata del tasso di positività, dal 13 al 22%, e il Governo è già al lavoro per trovare una quadra, che non si annuncia facilissima, sui prossimi provvedimenti che saranno discussi in Cdm mercoledì 5 gennaio.
Anche se non c’è ancora un calendario definito sulle misure in cantiere, al tavolo del Consiglio dei Ministri approderà la discussione sull’estensione del super Green pass nel mondo del lavoro. Autorevoli esponenti del Pd, sulla scia delle richieste di sindacati e Confindustria, vanno oltre e puntano – cercando l’appoggio di Forza Italia e M5s – ad incassare da subito la misura dell’obbligo vaccinale dai 18 anni in su per tutti.
Una stretta definitiva ai No Vax, che trova d’accordo lo stesso coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli, secondo il quale le condizioni sono mature per questo tipo di provvedimento. Ma nell’Esecutivo non pare siano previste fughe in avanti: il dibattito è aperto e la riflessione è in corso, però l’unica misura su cui potrebbe esserci un accordo certo già da subito è l’estensione dell’obbligo del certificato verde rafforzato agli impiegati della Pubblica amministrazione.
Nella categoria del lavoro privato, invece, ci sarebbero alcune complessità da superare e per questo sarà necessario consultare sindacati e imprese poiché il Governo intende giungere a scelte il più condivise possibile. Non è dunque detto che la soluzione arrivi entro il 5 gennaio.
Intanto, non sono ancora chiuse le trattative tra il Commissario per l’emergenza, Francesco Figliuolo, e i rappresentanti della categoria dei farmacisti per la sigla del protocollo per calmierare il prezzo delle mascherine Ffp2 fino al 31 marzo 2022. L’obiettivo del Governo è di monitorare l’andamento dei prezzi, che potrebbero aggirarsi tra i 50 centesimi e un euro.